Sport e Nutrizione: nasce una nuova associazione la Nutrisport.

L’attività sportiva, amatoriale o agonistica che sia, sottopone l’organismo  ad una  sollecitazione  energetica e metabolica  che  comporta una serie di cambiamenti  nella composizione  dell’ambiente  intra ed extra  cellulare; questi cambiamenti  possono anche   instaurare delle   modifiche nell’ assimilazione e nell’utilizzazione  degli alimenti  e nella conseguente variazione di  comportamento dei tessuti,  degli organi e dei sistemi  che costituiscono l’organismo umano. Si possono così  manifestare anche  delle  vere situazioni di carenza  nutrizionale .

 

Un’alimentazione  specifica può essere   necessaria  se si vogliono raggiungere obiettivi di performance  e  se si  vogliono prevenire, in ogni caso  degli   inconvenienti  e   degli infortuni  che potrebbero pregiudicare proprio quello stato di  salute e di maggior benessere  che si desidera  ottenere con l’ attività fisica    praticata .

 

Il ricorso all’assunzione di   integratori alimentari  può essere utile, ma è bene  sapere quali sono più indicati nelle diverse  discipline  e quali modalità di assunzione vanno  adottate.

 

Il controllo  di alcuni parametri  biochimici  coinvolti nella pratica dell’  attività fisica, sia essa  prevalentemente di tipo anaerobico e/o  di   tipo aerobico,  è importante  e deve essere   tenuto in considerazione in modo adeguato   da parte del  preparatore fisico e anche  da parte  dell’atleta  e dello sportivo dilettante .

 

Solo così  si può fare in modo che l’attività  sportiva , praticata da chiunque e a qualunque età , diventi una fonte di benessere  e consenta  di migliorare    la propria salute, prevenendo l’insorgenza di malattie  e rallentando  il fenomeno dell’invecchiamento.

 

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Di tutto questo si parlerà a  Chatillon la sera del 24  marzo prossimo venturo, in occasione di un incontro che si svolgerà presso il Palazzetto dello Sport e nel corso del quale verrà presentata  la nuova associazione sportivo-culturale dilettantistica NUTRISPORT VDA  che è stata  costituita  soprattutto  per  occuparsi    di quegli aspetti dell’alimentazione  che vanno correlati  all’attività sportiva, amatoriale e agonistica; nella serata  saranno presentati anche  i risultati  di   indagini  biochimiche e biochimico-cliniche  effettuate su alcune  formulazioni commerciali e su campioni  di origine biologica  prelevati nel corso di manifestazioni sportive svoltesi in Valle.

 

Alla fine della serata  sarà  effettuata una dimostrazione pratica  dell’ esecuzione di  alcuni semplici  test  di laboratorio  rivolti all’accertamento rapido   dello stato di acidosi metabolica  e di quello di  bilanciamento/sbilanciamento  dell’equilibrio ossido- riduttivo  in un campione di sangue capillare  prelevato dal polpastrello di un dito della mano di un soggetto volontario.        

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Piu’ che l’aumento dei parcheggi spaventa la mancanza di visione.

In merito alla decisione assunta dal Comune di Aosta di aumentare il costo dei parcheggi nella zona blu, la nostra associazione non può che ribadire quanto già riferito direttamente al Sindaco nel corso della riunione tenutasi a fine dicembre. In particolare, non possiamo non prendere le assolute distanze dalla posizione dell’amministrazione comunale che ha disposto un altissimo e spropositato aumento in termini percentuali del costo dei parcheggi in centro.

Abbiamo evidenziato, soprattutto, nel corso della riunione, che l’aspetto che maggiormente ci preoccupa è la mancanza di una completa visione d’insieme del problema.

Obiettivo evidente del Comune è quello di  portare le auto fuori dal centro storico di Aosta.

E’, però, opportuno prima di assecondare il plausibile desiderio dell’amministrazione, fare altre doverose considerazioni.

Prendiamo, a mero titolo esemplificativo, il parcheggio dell’ospedale Parini, uno dei principali parcheggi multipiano della nostra città. Lo stesso è raggiungibile facilmente solo da chi proviene dalla bassa valle.  Chiunque proviene dall’alta valle o dal centro è, infatti, obbligato a fare circa un chilometro in più, per arrivare alla rotonda che permette l’inversione del senso di marcia e poi tornare indietro. Manovra, questa, che nelle ore di punta può costare anche 30-40 minuti nel traffico. Meglio forse affrontare la ricerca di un parcheggio nel centro storico piuttosto che restare imbottigliati nel traffico in statale.

Gli utenti della strada ci segnalano, peraltro, problemi analoghi che coinvolgono anche gli altri parcheggi della città. Basti pensare anche al parcheggio di piazza Mazzini che si trova sotto la stazione degli autobus. Lo stato di degrado degli spazi verdi intorno alla stazione è purtroppo ben noto a tutti e scoraggia gli utenti a passare da lì.

Per non parlare poi della zona parcheggi antistante lo stabilimento  Cogne. Qui la sera l’illuminazione è praticamente assente e l’unico modo per giungere nel centro di Aosta è passare dal sottopasso della stazione, sottopasso nel quale manca qualsiasi controllo, che alla prima pioggia diventa una piscina, assolutamente inutilizzabile da carrozzine, bici o da chi ha problemi di deambulazione.

Riteniamo quindi assolutamente inappropriato l’atteggiamento del Comune, che prima di pretendere di educare la cittadinanza a non usare la macchina in centro dovrebbe prima pensare a risolvere i problemi del cittadino, che non ha certo bisogno di essere redarguito con un bambino indisciplinato e pigro, ma è invece solo alla ricerca disperata di servizi efficienti della pubblica amministrazione e anch’esso desideroso di poter usufruire di servizi alternativi all’auto.