Sicurezza delle strutture ospedaliere in Valle d’Aosta – Mancato rispetto della normativa in materia

Il Codacons Vda in riferimento alle recenti notizie stampa chiede che venga quantificato e reso pubblico lo stato di adeguamento alle normative degli impianti generali  e alla prevenzione degli incendi. Qualora fosse accertato il mancato rispetto della normativa devono essere messe in atto tutte le azioni sostitutive anche attraverso l’intervento dei Nas dei Carabinieri.
Per il Presidente del Codacons Vda Giampiero Marovino “chiunque si trovi in una situazione di rischio per la sua salute ha diritto ad ottenere tutte le prestazioni necessarie alla sua condizione e ha altresì diritto a non subire ulteriori danni causati dal cattivo funzionamento delle strutture e dei servizi” ed inoltre occorre migliorare la conoscenza degli operatori sulla mappa dei rischi, sul piano di emergenza e sulle procedure antincendio per gli edifici e le strutture comuni nonchè per i cantieri in corso all’interno dell’Ospedale.

Il Codacons Vda – precisa Andrea Piccirilli – Segretario regionale del Codacons. Vda chiederà un incontro con la Direzione Generale  e l’avvio di un “Tavolo per la sicurezza delle strutture sanitarie” nel quale i vari soggetti coinvolti possano interagire per migliorare e attuare programmi di azioni rivolti alla sicurezza.
Gli ospedali e i servizi sanitari devono monitorare continuamente i fattori di rischio ed assicurare che i dispositivi sanitari elettronici siano mantenuti in buono stato e che gli operatori siano formati in modo appropriato.
Tutti i professionisti sanitari devono essere pienamente responsabili della sicurezza di ogni fase ed elemento di un trattamento medico. I medici devono essere in grado di prevenire il rischio di errori attraverso il monitoraggio sistematico dei precedenti e la formazione continua. I membri di equipe sanitarie che riferiscono la esistenza del rischio devono essere protetti da possibili sanzioni e conseguenze di carattere disciplinare.

Nello specifico il Codacons Vda ha avviato due iniziative di sensibilizzazione nel settore sanitario: il progetto di audit civico sanitario e la rilevazione in base alle segnalazioni degli utenti dei tempi di attesa superiori ai 30 giorni.

Si riporta parte del comunicato stampa emesso dall’Usl Vda tratto dall’Ansa del 13 agosto 2010.
(ANSA) – AOSTA, 13 AGO – ”L’efficacia del sistema antincendio degli ospedali aostani si e’ rivelata ottima in occasione dei due soli casi di principio di incendio verificatisi nell’ultimo decennio, senza alcun danno rilevato. L’effettuazione di prove di evacuazione pare oltremodo pericolosa per la salute dei degenti, che verrebbero sottoposti a stress e rischi inutili”.

E’ quanto sottolinea l’Usl della Valle d’Aosta in una nota rispetto alle polemiche sulla sicurezza delle strutture sanitarie emerse negli ultimi giorni.

”Piu’ opportuna – sostiene l’Usl – e’ l’effettuazione di simulazione di attivazione del piano, in determinate aree, peraltro previste”.

”Il tema della prevenzione incendi – spiega l’azienda – e’ complesso, si combatte sempre su due fronti, la prevenzione e la protezione, e non si esaurisce nella sola attivita’ di effettuazione di periodiche prove di evacuazione delle sedi ospedaliere. Molte sono le misure di prevenzione, di protezione, di esercizio e di gestione dell’emergenza previste per la salvaguardia di persone, strutture e attrezzature”.

Per quanto riguarda invece il condizionamento, l’Usl ”ha proceduto da diversi anni a climatizzare le aree maggiormente delicate (aree di diagnostica, Pronto soccorso), mentre, relativamente alle degenze, da tempo provvede alla realizzazione delle porzioni di impianti ogniqualvolta affronta la ristrutturazione dell’area”.

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