l’eccessiva attività fisica può avere effetti negativi a livello cellulare?

In questo secondo incontro, abbiamo chiesto al nostro esperto, quali danni può causare lo sport agonistico.

L’attività fisica comporta uno sbilanciamento temporaneo tra la produzione di radicali liberi e il loro smaltimento “stress ossidativo”.
La pratica sportiva continua, in genere induce nel nostro organismo un aumento delle difese endogene contro questo tipo di stress diminuendo quindi i danni.
Allo stesso tempo durante l’attività agonistica abbiamo un fabbisogno maggiore di antiossidanti.
Se durante l’allenamento non si controlla il livello di danno ossidativo si rischia di arrivare ad uno stress ossidativo con le conseguenti ripercussioni.
L’esercizio fisico, lo sport e soprattutto l’attività agonistica non sono scevri da effetti collaterali,che vanno tenuti in debita considerazione ed eventualmente “vigilati” e, se possibile, prevenuti.
Tutto questo perché il metabolismo aerobico durante l’esercizio fisico aumenta, incrementando a sua volta, la produzione di radicali liberi.
La possibilità di misurare in forma accurata, con un metodo semplice e rapido, lo stato ossidativo di un sistema biologico appare, alla luce dei nuovi traguardi della medicina, di fondamentale importanza per la diagnostica clinica, nonché indispensabile nella prevenzione dello stress ossidativo e monitorare l’efficacia di terapie antiossidanti che sempre più stanno trovando impiego nella pratica medica.
Il primo punto per comprendere questo fenomeno dello stress ossidativo nell’attività agonistica è conoscere dove si verifica un incremento della produzione di radicali liberi all’interno della cellula muscolare durante l’attività sportiva.
I radicali vengono prodotti da cellule del sistema immunitario ad azione fagocitaria che smaltiscono i prodotti del danno cellulare.
Come molte volte ribadito, l’interesse per i radicali liberi è dovuto in particolar modo al danno cellulare che essi provocano; occorre tenere in considerazione quindi
a) dove sono localizzati i danni prodotti dai radicali
b) i metodi per verificare l’entità dei danni (cioè i marcatori fisiologici)

COME SI ESEGUE IL TEST PER LA VALUTAZIONE DELLO STRESS OSSIDATIVO?

SU UN CAMPIONE DI SANGUE CAPILLARE,PRELEVATO DAL POLPASTRELLO DI
UN DITO DELLA MANO.
SI ESEGUONO SIMULTANEAMENTE 2 TESTS: dROMs = capacita’ ossidante – BAP= capacità antiossidante.
PER L’ESECUZIONE DI ENTRAMBI I TESTS OCCORRONO CIRCA 20 MINUTI ED IL RISULTATO VIENE CONSEGNATO SUBITO.
REDATTO DA MT CASELLI

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