Saint-Christophe, vittima di incidente stradale viene multato dal Comune per aver danneggiato la recinzione a bordo strada, ma a distanza di oltre due anni, della nuova recinzione neanche l’ombra.

Come spesso accade, la Pubblica Amministrazione è solerte nel chiedere al cittadino il dovuto, molto meno,però, ad adempiere ai propri obblighi.

I fatti risalgono all’aprile 2013. Sulla Statale 26 un SUV proveniente da Torino, omettendo la precedenza, occupa la rotonda investendo un’utilitaria già immessa in rotonda e diretta a Saint-Christophe. A causa del forte urto e dell’asfalto bagnato, la vettura finisce contro la recinzione comunale a protezione del marciapiede.

Il solerte Comune di Saint-Christophe, nel giro di qualche giorno, richiede al conducente dell’utilitaria, vittima dell’incidente, 50 euro di multa per aver danneggiato la recinzione a lato strada.

Multa che l’utente della strada paga senza esitazione alcuna.

Molto meno solerte, invece, il Comune nel ripristinare e mettere in sicurezza il tratto di strada.

La sicurezza delle strade e la conseguente responsabilità degli amministratori comunali è, peraltro, stata oggetto anche di una recente sentenza della Corte di Cassazione, che ha condannato penalmente il dirigente comunale.

Nella fattispecie, del cittadino caduto nel tombino di una strada, risponde penalmente il dirigente comunale per le gravi negligenze in merito al controllo delle condizioni di sicurezza della strada. Così ha deciso la Corte di Cassazione con la sentenza n. 36242 dell’8 settembre 2015 in merito alla brutta caduta di un passante che riportava lesioni.

Si chiede, quindi, al sindaco del Comune, di intervenire il prima possibile al fine di risolvere la problematica e di ricercare, allo stesso tempo, i motivi sottesi al mancato ripristino della sicurezza stradale.

rotonda

 

 

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