Consigli per l’estate

Anche quest’estate arriverà il sole e c’è chi vorrà andare in spiaggia o volare verso un litorale dall’acqua trasparente e la sabbia bianca. Non è solo dell’organizzazione del viaggio che ci si deve preoccupare, molti sono gli aspetti da tenere in considerazione e qui ne mettiamo solo alcuni.
Cominciamo dal viaggio. È auspicabile che vada tutto bene, questo è chiaro, ma nel caso l’aereo non partisse e i vostri pensieri fossero già stessi sulla sdraio, è importante sapere quali sono i propri diritti per poter recuperare almeno in parte la vostra vacanza, o sapere che vi spetta un panino pagato dalla compagnia aerea se il ritardo è superiore alle due ore. Piccoli accorgimenti che potranno rendere i disagi meno evidenti. Vi ricordiamo quindi di dare una letta alla Carta dei diritti dei passeggeri proposto sul sito dell’Enac.
Non è ovviamente finita qui, una volta arrivati non è detto che vada tutto bene.
Si doveste arrivare in spiaggia e rendervi conto che quello che vedete non è uguale all’immagine del depliant che avete scelto, è possibile far causa al tour operator al vostro ritorno. La Corte di Cassazione si è già espressa in favore dei consumatori con la sentenza n. 5189/2010.
Per chi invece non dovesse prendere l’aereo, ma si appresta a lunghe colonne che portano alla spiaggia, vi ricordiamo che facendo benzina alle pompe bianche, è possibile risparmiare.

Non tutte le spiagge costano uguali, è bene sapere quindi dove è possibile spendere meno o per lo meno non avere delle sorprese al nostro arrivo. Dal 2009 il costo degli ombrelloni è aumentato.
Quindi, una giornata al mare per una famiglia di quattro persone pare costare una media di 95 euro, ma ovviamente dipende da dove si va. Ecco quindi una tabella regione per regione per poter far due calcoli.

Rimane in ogni caso un dubbio sul perché è necessario pagare l’accesso in spiaggia visto che secondo l’art. 1 comma 251 dell’ultima finanziaria dovrebbero essere obbligatoriamente libere. Si spera che in un futuro questo possa cambiare. Nel frattempo si hanno due scelte, o cercare una spiaggia che non sia a pagamento, o scegliere la meno cara.
Una volta sdraiati sulla tanto sognata spiaggia, si tira fuori dal borsone la crema solare. Abbiamo però scelto quella giusta? Una ricerca del’Environmental Working Group di Washington, un gruppo di lavoro non profit sull’ambiente ha fatto un’interessante ricerca sui filtri solari. Ma non è l’unico, anche Ökotest, il mensile tedesco per i consumatori ha fatto le sue ricerche, sia sulle creme protettive, che sugli after sun.
L’Ewg fa quindi una lista di tutte le componenti nocive che si possono trovare all’interno di una crema solare in modo tale che ogni consumatore abbia la possibilità di scegliere consapevolmente il suo acquisto.
La lista di alcuni componenti nocivi:

* Benzoic acid
* Oxybenzone
* Dioxybenzone
* Phenylbenzimidazole
* Homosalate
* Sulisobenzone
* Menthyl anthranilate
* Trolamine salicyclate
* Octocrylene
* Padimate

Non allarmiamoci però, non tutti vogliono fregarci e alcuni prodotti sono effettivamente buoni, anche se comprati al dicount.
È sempre l’Ewg che ci dice quali prodotti in America sono a norma (Badger Balm, Dermalogica, Aubrey Organics, California Baby, UV Natural, Dr. Brandt, Peter Thomas Roth, Jason Natural Cosmetics, Kiss My Face).
Per i prodotti italiani, il quotidiano on-line “Il Salvagente” ci da delle dritte:

  • Anthelios Spray SPF 20
  • Cien Sun Trasparente Spray Solare SPF 15
  • Nivea Sun Light Feeling Lozione Solare SPF 20
  • Lancaster Sun Sport Express Mist Protezione Solare SPF 15
  • Clinique Body Spray SPF 25
  • L’Oréal Solar Expertise Latte Solare SPF 20
  • Lavera Sun Neutral Latte Solare SPF 20
  • Piz Buin Active Lozione Lunga Durata SPF 15
  • Protectyl Vegetal Latte Solare SPF 15
  • Annamarie Börlind Sun-Fluid SPF 20
  • Eucerin Sun protezione Solare Spray SPF 20
  • Ambre Solare Light & Silky Latte Solare SPF 20

In ogni caso ci sono dei consigli che si possono seguire sempre, indipendentemente dalla crema solare che ci si applica:

  • Evitare l’esposizione al sole durante le parti più calde del giorno;
  • Riapplicare la lozione ogni due ore e subito dopo aver nuotato;
  • Usare lozioni solari che contengono aveobenzone o parsol 1789, entrambi protettivi contro gli UVA protection;
  • Indossare un cappello e coprirsi con vestiti di lino;
  • Applicare la lozione solare mezzora prima dell’esposizione al sole. La crema solare deve essere applicata in quantità sufficiente, altrimenti non proteggerà adeguatamente. Inoltre, bisogna applicarla prima di esporsi e prima di sentire il calore sulla pelle. (L’Ewg fa notare che i test sulla protezione dei prodotti solari sono condotti utilizzando in media una quantità di prodotto almeno doppia rispetto a quella realmente utilizzata dai consumatori e che spesso quest’ultimi non ripetono l’applicazione.

Una volta prese in considerazioni tutte queste piccole accortezze, è l’ora di entrare in mare. Attenzione però! Negli ultimi anni si è parlato molto di meduse. Questi animaletti planctonici rischiano di farci passare un bel brutto momento, di conseguenza è meglio sapere cosa fare nel caso di un incontro ravvicinato con loro.
Prima di tuffarsi in acqua è importante controllare se ci sono meduse. Basta semplicemente aguzzando gli occhi, le meduse sono visibili. Se le vediamo, l’unico modo per non entrare in contatto con loro è non fare il bagno. È vero che se noi volessimo comunque bagnarci i piedi, loro non verrebbero verso di noi, più che nuotare, le meduse si fanno trasportare dalla corrente.
Se le meduse orticanti non fossero tante, si potrebbe rischiare di fare il bagno, ma ricordatevi però che i tentacoli possono essere lunghi anche fino a 10 o addirittura 20 metri, questo significa che anche se vedete la capocchia lontana, non significa che non si trovi in effetti vicino a voi.
Le meduse sembrano degli esseri delicati e indifesi, ma alcune di loro sono un da temere di più in quanto possono causare uno shock anafilattico, e questo è un problema se siete in acqua e rischiate di affogare, ancor più per chi ha problemi di cuore.
Andate al pronto soccorso se avete una reazione cutanea diffusa, difficoltà respiratorie, sudorazione, pallore o disorientamento.
Per quanto ci siano delle meduse che non hanno un grosso effetto nocivo su di noi, è sempre meglio evitare di toccarle.
Se non riuscite proprio a evitare di esser punti, ricordatevi di stare calmi, respirare normalmente e uscire subito dall’acqua. Lavatevi la parte punta con acqua di mare! Non acqua dolce quindi.
I rimedi fai da te spesso non aiutano a migliorare le situazioni, ci vorrebbe un gel astringente al cloruro d’alluminio. Non è un tubetto che abbiamo sempre alla portata di mano, quindi fate attenzione. Non lasciate esposta la parte punta al sole, vi rimarrebbe una macchia scura indelebile.
Detto questo, vi auguro buone vacanze!

FacebookTwitterGoogle+LinkedInCondividi

Lascia una risposta