SERATA FRONTIERE DELLA SALUTE: LA SALUTE VIEN MANGIANDO.

 

Terzo appuntamento del progetto frontiere della salute,  argomento della serata sarà la NUTRIZIONE.

La  salute  vien  mangiando:  alimentarsi  o  nutrirsi? Partendo  dal  concetto,  vecchio  quanto  il  mondo,  che  “la  salute  vien  mangiando”:  come  faccio   ad  accorgermi  se  non  mangio  bene?

A questa ed altre domande risponderemo venerdì 22 gennaio alle ore 20,45 presso la sala convegni BCC – Piazza Arco d’Augusto 10 Aosta – Ingresso Via Garibaldi 3, insieme alla La   Dr.ssa   Mariateresa   CASELLI   laureata   in   Biologia  con  specializzazione    in  Biochimica   clinica   ha   conseguito   un   Master   in   Nutrizione   Olistica,   un   Diploma   di   Naturopatia  e  un  Diploma  di  Cucina  di  Base   e   Biologica.

 

Per maggiori informazioni potete chiamare lo 0165 238126 -www.codacons.vda.it  o cliccare sui link sotto.

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SALDI, CODACONS: GIA’ PARTITI IN 1 NEGOZIO SU 3

 

VENDITE STABILI, BUDGET FERMO A QUOTA 184 EURO A FAMIGLIA ECCO I CONSIGLI DEL CODACONS PER FARE ACQUISTI SICURI SENZA FREGATURE.

I saldi sono di fatto già partiti in 1 negozio su 3 in tutta Italia. Lo afferma il Codacons, che diffonde come ogni anno i dati ufficiali sugli sconti di fine stagione. Ufficialmente la partenza dei saldi è prevista per il prossimo 5 gennaio, ad esclusione della Valle d’Aosta ,Sicilia, Campagna e Basilicata ,ma gli esercenti applicano già sconti medi dal 20 al 40%, proponendoli direttamente ai consumatori in fase di acquisto, accettando le richieste di sconti dei cittadini o inviando mail e sms ai clienti fidati – spiega l’associazione – Nessuna impennata delle vendite è tuttavia prevista durante i saldi invernali, ma crescerà il numero di famiglie che potrà permettersi qualche acquisto durante il periodo di sconti. In base all’indagine sulla propensione all’acquisto durante i saldi realizzata dal Codacons, emerge una leggera crescita nel numero di famiglie che deciderà di approfittare degli sconti per fare qualche acquisto – spiega l’associazione – Quest’anno quasi 1 famiglia su 2 (il 45%) approfitterà dei saldi, ma con acquisti mirati e un budget che resterà sostanzialmente stabile rispetto allo scorso anno, e attorno ai 184 euro a famiglia.

1)    Conservare sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono cambiare. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. Se il cambio non è possibile, ad esempio perché il prodotto è finito, avete diritto alla restituzione dei soldi (non ad un buono). Si hanno due mesi di tempo, non 7 o 8 giorni, per denunciare il difetto.

2)    Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce “Saldo” deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino. Stare alla larga di quei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono magicamente riempiti dei più svariati articoli. È improbabile, per non dire impossibile, che a fine stagione il negozio sia provvisto, per ogni tipo di prodotto, di tutte le taglie e colori.

3)    Girare. Nei giorni che precedono i saldi andare nei negozi a cercare quello che interessa, segnandone il prezzo; si può così verificare l’effettività dello sconto praticato ed andare a colpo sicuro, evitando inutili code. Non fermarsi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontare i prezzi con quelli esposti in altri esercizi.

4)    Consigli per gli acquisti. Cercare di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio: così si è meno influenzabili dal negoziante e si corre meno il rischio di tornare a casa colmi di cose, magari anche a buon prezzo, ma delle quali non si aveva alcun bisogno. Valutare la bontà dell’articolo guardando l’etichetta che descrive la composizione del capo d’abbigliamento (le fibre naturali ad esempio costano di più delle sintetiche). Pagare un prezzo alto non significa comprare un prodotto di qualità. Diffidare dei marchi molto simili a quelli noti.

5)    Diffidare degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi (si gonfia il prezzo vecchio così da aumentare la percentuale di sconto ed invogliare maggiormente all’acquisto). Un commerciante, salvo nell’Alta moda, non può avere, infatti, ricarichi così alti e dovrebbe vendere sottocosto.

6)    Servirsi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistare merce della quale si conosce gia’ il prezzo o la qualita’ in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell’acquisto.

7)    Negozi e vetrine. Non acquistare nei negozi che non espongono il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto in modo chiaro e ben leggibile. Controllare che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce in saldo deve essere separata in modo chiaro dalla “nuova”. Diffidare delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce.

8)    Prova dei capi: non c’è l’obbligo. È rimesso alla discrezionalita’ del negoziante. Il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati.

9)    Pagamenti. Nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito o del bancomat, il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi.

10)    Fregature. Se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi al Codacons, oppure chiamate i vigili urbani.