SERVIZIO CIVILE AL CODACONS VDA – PRESENTA LA TUA DOMANDA

“DUE MESI IN POSITIVO” – Sei un giovane tra i 16 e i 19 anni. Presenta la domanda per partecipare al progetto sperimentale di servizio civile in Valle d’Aosta.

Per informazioni visita il sito www.regione.vda.it >>>

PROGETTO: “Giovani consumatori consapevoli” (CODACONS VDA)

Area di intervento – Settore: Diritti del cittadino e tutela dei consumatori
Tipologia delle attività previste
I volontari saranno impiegati nelle azioni di informazione e tutela dei consumatori secondo le finalità statutarie dall’associazione e, ove possibile, anche di consulenza legale, sotto la supervisione di avvocati esperti in materie consumeristiche. Inoltre i volontari potranno essere coinvolti nei progetti e nelle campagne informative sotto il profilo organizzativo, gestionale ed esecutivo.

Posti senza vitto e alloggio n. 2
Numero ore di servizio settimanali: 20 ore – Giorni di servizio a settimana: dal lunedì al venerdì 4 ore giornaliere consecutive a partire dalle ore 9.00
Sede di attuazione del progetto:
Aosta, Rue Abbè Gorret, 29
Tel. 0165 238126
WWW.CODACONS.VDA.IT

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CODACONS VDA: FAVOREVOLE AD ELECTION DAY – CONTRARIO A SPERPERO RISORSE PUBBLICHE

ELECTION DAY: IL TAR DEL LAZIO DECIDERA’ IL 31 MARZO 2011 SE UNIFICARE LE AMMINISTRATIVE CON IL REFERENDUM

DEPOSITATO IL 18 MARZO 2011 RICORSO DEL CODACONS E DEL COMITATO PROMOTORE DEI REFERENDUM AMBIENTALI. ATTO NOTIFICATO ANCHE A PD E PDL. CONTI PUBBLICI DISASTROSI.

Il Codacons e il “Comitato promotore dei referendum ambientali e per il diritto ad esprimersi nelle consultazioni referendarie di giugno 2011′, hanno depositato oggi un ricorso al TAR del Lazio per l’accorpamento delle due consultazioni elettorali, referendarie ed amministrative, previste rispettivamente per la data del 12 Giugno 2011 e del 15-16 maggio 2011.

Alla luce della situazione critica delle finanze pubbliche – spiega l’associazione nel ricorso – e dei dati della Banca d’Italia secondo cui a gennaio il debito pubblico è cresciuto fino al record storico di 1880 miliardi di euro, ci opponiamo fermamente allo sperpero di oltre 300 milioni di euro determinato dal mancato accorpamento delle due consultazioni, soldi che potrebbero invece servire ad iniziative di rilancio dell’economia.
Inoltre, la separazione delle due tornate di voto perseguirebbe l’effetto di vanificare le finalità del referendum tramite il mancato raggiungimento del quorum. Importante a tal fine il dato che attesta come, durante la II Repubblica, nessuno dei referendum tenutisi nel mese di giugno abbia mai raggiunto il quorum.
Il mancato accorpamento delle due consultazioni – si spiega ancora nel ricorso – tenta di conseguire un obiettivo politico attraverso la vanificazione dell’ultimo strumento di democrazia diretta in mano ai cittadini, previsto dall’art. 75 della Costituzione, e determinerebbe un’ulteriore violazione di legge, attraverso lo spreco di milioni di euro, senza alcuna valida ragione.
Il Codacons ritiene oltretutto violati i principi di buona amministrazione fissati agli artt. 97 e 98 della Costituzione, tanto più se si considera l’importanza dei quesiti referendari su cui saranno chiamati a pronunciarsi gli italiani.
Il 31 marzo prossimo, dunque, il Tar deciderà le sorti del ricorso del Codacons e del Comitato.