Inaccettabile, per l’autostrada più cara d’Italia i soldi non bastano mai, aumenti anche quest’anno a doppia cifra.

Oramai, appuntamento fisso come il Natale, anche quest’anno arrivano aumenti a doppia cifra per gli utenti delle Autostrade della Valle d’Aosta. I numeri oramai sono impressionanti. Come riportato da Aostasera “il risultato è un aumento medio nazionale del 2,91%, mentre per la Valle d’Aosta l’incremento sarà invece molto più alto: sull’autostrada A5 che da Aosta porta a Torino, l’aumento previsto dalla Società Autostrade Valdostane sul territorio regionale sarà dell’11,55%, mentre per quanto riguarda il raccordo autostradale della Valle d’Aosta, cioè l’autostrada che collega Aosta al Traforo del Monte Bianco, è in arrivo una vera e propria stangata, con un +14,44%”.

Se consideriamo che le alternative all’autostrada sono un Aeroporto fantasma, ed una ferrovia imbarazzante, il 2013 non comincia sotto i migliori auspici.

Il direttivo del Codacons coglie comunque l’occasione per augurare a tutti i cittadini e consumatori, un buon inizio anno, sperando che il 2013 porti soluzione a queste situazioni imbarazzanti.

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PREZZI e TARIFFE, IN ARRIVO UNA NUOVA STANGATA

L’ennesima stangata di prezzi e tariffe si abbatterà sulle famiglie a partire dal 1 gennaio 2013.

Dall’aumento del canone Rai, +1,5 euro che porterà il tributo a 113,50 euro l’anno in cambio di una Tv poco trasparente e  poco attenta ai disagi ed alle sofferenze delle famiglie ;

all’aumento delle tariffe aeroportuali +8,5 euro a biglietto, per finanziare a spese dei passeggeri, investimenti in alcuni  aeroporti  che daranno profitti solo ad alcuni privati e non alla collettività intera;

gli aumenti delle tariffe postali, da un minimo di + 15% a + 40% per la posta prioritaria, del 58,3% per il bancoposta il cui canone annuo, salirà da 30,99 a 48 euro ed il costo degli assegni, prima gratis portati a 3 euro (a luglio i bollettini erano rincarati del 18% passando da 1,10 ad 1,30 euro),

Per non parlare della Tares, che aumenterà dal 1 aprile del 25%;

dei servizi bancari che continuano sottobanco a rincarare con oneri e balzelli fantasiosi e con la ‘taglia’ sui mutui i cui tassi, pari ad una media del 4,88% con un differenziale di ben 139 punti sulla media Ue che si traduce in un costo superiore in Italia di ben di ben 72 euro-mese,864 euro l’anno, quindi di 25.920 euro per un mutuo trentennale di centomila;

delle assicurazioni sanguisughe, che per la Rc Auto obbligatoria rappresenta la voragine fissa per i bilanci delle famiglie ed il 5% del reddito totale di 30.000 euro.