Chiamano per proporre contratti di qualsiasi genere, a qualsiasi ora, spesso la sera quando chiunque è sfinito dopo una giornata di lavoro e non solo. Le aziende di telemarketing le conoscono tutte le tecniche per estrapolare il consenso dell’ignaro malcapitato. E i consumatori spesso ci cascano. Non molto tempo fa, il 31 gennaio 2011, proprio per venire incontro a chi non sopportava più l’invadenza di un telemarketing fin troppo aggressivo, fu istituito il Registro delle Opposizioni: gli abbonati agli elenchi telefonici che non vogliono più ricevere chiamate dagli operatori di telemarketing per attività commerciali, promozionali o di ricerche di mercato possono “opporsi” alle telefonate indesiderate iscrivendosi al Registro delle Opposizioni. L’iscrizione è gratuita e può essere effettuata mediante richiesta sul sito web, telefonicamente ad un apposito numero verde, via raccomandata, fax o email (per ulteriori informazioni: www.registrodelleopposizioni.it).
E’ bastato? No. Ne è la dimostrazione il fatto che i consumatori continuano a ricevere telefonate indesiderate e, spesso, concludono un contratto senza nemmeno rendersene conto. Gli sportelli delle associazioni dei consumatori, come il Centro di Ricerca e Tutela dei Consumatori e degli Utenti, sono presi d’assalto da chi si è venuto improvvisamente a trovare ‘nei guai’. Ma non solo. Anche il Garante della Privacy è da poco intervenuto per la violazione delle nuove norme sul telemarketing da parte di tre società (provvedimento 23.02.2012 n° 75). Queste ultime, offrendo servizi di call-center ad aziende terze per la promozione telefonica di servizi e prodotti, hanno contattato utenze telefoniche iscritte nel Registro delle opposizioni. Inoltre, le società non rendevano identificabile il numero telefonico chiamante, impedendo agli abbonati di poter tutelare i loro diritti, sebbene il Codice della privacy vieti espressamente ai soggetti che effettuano chiamate commerciali e promozionali di camuffare o celare la loro identità.
In seguito a queste violazioni, emerse anche grazie a ripetute segnalazioni da parte dei consumatori, il Garante ha dichiarato illecito il trattamento dei dati effettuato dalle tre società e ha disposto una misura pesante come il blocco del trattamento dei dati, che impedisce alle tre società l’uso dei dati raccolti fino a quando non regolarizzeranno la loro posizione.
Che fare? Ai consumatori iscritti al Registro delle Opposizioni che vengono contattati da aziende di telemarketing il CRTCU consiglia di chiedere subito all´operatore la sospensione di ulteriori chiamate. Se questo non avviene, rimane sempre la facoltà di segnalare queste società al Garante della Privacy.