CODACONS A FAVORE DEI CITTADINI REFERENDARI SI OPPONE AD ASSOCONSUM

In data 16 gennaio 2012 è stato notificato da parte del Codacons un  intervento ad opponendum nel ricorso proposto da AssoConsum al Tribunale amministrativo regionale per la Valle d’Aosta per l’annullamento della delibera di ammissibilità della proposta di legge di iniziativa popolare adottata dalla Commissione regionale per i procedimenti referendari.

Il Codacons chiede il  rigetto del ricorso di AssoConsum. Il giudizio, dopo il rinvio del 18 gennaio 2012,  sarà discusso dal  Tar della Valle d’Aosta entro marzo 2012.

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IL 2012 SI APRE CON RINCARI E AUMENTI A RAFFICA

Luce, gas e autostrade: stangata per le famiglie.

Raffica di aumenti, mentre calo il potere d’acquisto. Per le famiglie un peso di oltre 2.000 euro all’anno Mentre l’Istat ci dice che il potere d’acquisto delle famiglie italiane nel terzo trimestre del 2011 è sceso, per il nuovo anno ci aspetta una valanga di rincari sui beni essenziali come luce, gas e benzina. Infatti secondo l’osservatorio nazionale Federconsumatori, ciascuna famiglia nel 2012 spenderà almeno 2.103 euro in più: quasi la metà dei consumi alimentari di un intero anno. La stangata più pesante toccherà ai cittadini di Milano e Roma, dove la spesa inciderà per 1.200 euro. Mentre costerà di più mangiare a Bologna, dove sono attesi rincari di 300 euro all’anno per i beni alimentari. Vediamo quali sono i rincari attesi, voce per voce nel 2012. Autostrade. Dall’1 gennaio adeguamenti che, sulla rete di Autostrade per l’Italia, sono pari al 3,51%. Nel dettaglio, è previsto un adeguamento tariffario del 5,97% per la Società Traforo del Monte Bianco, +0,31% per le Autostrade Meridionali, +3,49% per la Tangenziale di Napoli, +1,47% per l’Autostrada Torino-Savona, e +14,17% per il Raccordo Autostradale Valle d’Aosta. Per quanto riguarda luce e gas, invece, l’Authority per l’energia ha annunciato che le tariffe dell’elettricità saliranno del 4,9%, mentre quelle del gas cresceranno del 2,7% a causa dei ”persistenti rialzi delle quotazioni petrolifere e, per l’energia elettrica, anche gli incentivi alle fonti rinnovabili e i connessi costi per adeguare i sistemi a rete al nuovo scenario di produzione decentrata e intermittente”. Per l’energia elettrica, la famiglia tipo spenderà quindi 22 euro all’anno; mentre, per il gas, a causa degli aumenti delle quotazioni del petrolio, la maggiore spesa sarà di 32 euro: rispetto al 2010, il prezzo medio annuale del greggio ha registrato un incremento del 40% in dollari.