In fin dei conti, non sono proprio i morti a pagare, ma i sopravvissuti che pagano un posto in cimitero. L’Italia, si sa, è un paese pieno di contraddizioni e di stranezze. Una di queste riguarda i cimiteri e le tariffe praticate in questo settore.
Nel nostro paese – denuncia il Codacons – l’aliquota Iva sulla fornitura del servizio elettrico è del 10% su tutto il territorio nazionale… ad esclusione dei cimiteri. Qui, infatti, si paga un’Iva doppia, pari quindi al 20% sull’elettricità utilizzata per le lampade votive e i lumini elettrici posti sulle tombe. Una differenza che non trova giustificazione alcuna, visto che il servizio è il medesimo sul medesimo territorio. Ciò – prosegue l’associazione – danneggia i parenti dei defunti, costretti a sborsare di più per la fornitura elettrica nei cimiteri.
Il presidente del Codacons ironizza: “Meno male che la luce ‘eterna’ non costa nulla, visto che per quella terrena lo Stato si prende il doppio di Iva!”. Allo stesso tempo il Codacons sta studiando una azione legale finalizzate ad ottenere una modifica legislativa che parifichi l’Iva della fornitura elettrica cimiteriale a quella in vigore nelle abitazioni.