È un tema pungente l’argomento privatizzazione dell’acqua. Per il Codacons le idee sono chiare, dare in mano ai privati una cosa pubblica, significa far spendere ai consumatori almeno un 30% in più sulle bollette in 3 anni.
Se una famiglia media italiana spende 268 euro considerando un consumo di 200 metri cubi, in tre anni le bollette avranno un incremento di 80 euro, portando così a spendere 348 euro.
Non è difficile immaginare il perché di questa tendenza, i privati hanno la necessità di creare utili e l’attività stessa dev’essere remunerativa.
La rete idrica italiana non è certo famosa per le sue infrastrutture in buone condizioni, la perdita d’acqua nel corso di trasporto è nota. Cosa ci porta a pensare che dei privati miglioreranno la rete a spese loro senza alzare il costo del servizio? L’investimento di certo avrà una conseguenza logica per il profitto dell’imprenditore.