CODACONS VDA: FAVOREVOLE AD ELECTION DAY – CONTRARIO A SPERPERO RISORSE PUBBLICHE

ELECTION DAY: IL TAR DEL LAZIO DECIDERA’ IL 31 MARZO 2011 SE UNIFICARE LE AMMINISTRATIVE CON IL REFERENDUM

DEPOSITATO IL 18 MARZO 2011 RICORSO DEL CODACONS E DEL COMITATO PROMOTORE DEI REFERENDUM AMBIENTALI. ATTO NOTIFICATO ANCHE A PD E PDL. CONTI PUBBLICI DISASTROSI.

Il Codacons e il “Comitato promotore dei referendum ambientali e per il diritto ad esprimersi nelle consultazioni referendarie di giugno 2011′, hanno depositato oggi un ricorso al TAR del Lazio per l’accorpamento delle due consultazioni elettorali, referendarie ed amministrative, previste rispettivamente per la data del 12 Giugno 2011 e del 15-16 maggio 2011.

Alla luce della situazione critica delle finanze pubbliche – spiega l’associazione nel ricorso – e dei dati della Banca d’Italia secondo cui a gennaio il debito pubblico è cresciuto fino al record storico di 1880 miliardi di euro, ci opponiamo fermamente allo sperpero di oltre 300 milioni di euro determinato dal mancato accorpamento delle due consultazioni, soldi che potrebbero invece servire ad iniziative di rilancio dell’economia.
Inoltre, la separazione delle due tornate di voto perseguirebbe l’effetto di vanificare le finalità del referendum tramite il mancato raggiungimento del quorum. Importante a tal fine il dato che attesta come, durante la II Repubblica, nessuno dei referendum tenutisi nel mese di giugno abbia mai raggiunto il quorum.
Il mancato accorpamento delle due consultazioni – si spiega ancora nel ricorso – tenta di conseguire un obiettivo politico attraverso la vanificazione dell’ultimo strumento di democrazia diretta in mano ai cittadini, previsto dall’art. 75 della Costituzione, e determinerebbe un’ulteriore violazione di legge, attraverso lo spreco di milioni di euro, senza alcuna valida ragione.
Il Codacons ritiene oltretutto violati i principi di buona amministrazione fissati agli artt. 97 e 98 della Costituzione, tanto più se si considera l’importanza dei quesiti referendari su cui saranno chiamati a pronunciarsi gli italiani.
Il 31 marzo prossimo, dunque, il Tar deciderà le sorti del ricorso del Codacons e del Comitato.


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VIAGGI CON PACCHETTO TURISTICO ALL’ESTERO: ISTRUZIONI PER L’USO

Il Codacons Vda ricorda che in materia di viaggi ssia il D.Lgs. 6 settembre 2005 n. 206 (noto come Codice del Consumo) prevede quanto segue:

In caso di pacchetto turistico, il consumatore che non vuole più partire ha diritto al rimborso integrale di quanto versato. Non si tratta, infatti, di una rinuncia volontaria, ma di una causa di forza maggiore. Per questo il consumatore ha diritto al rimborso integrale, salvo decida (è una sua facoltà, non un obbligo) di accettare in alternativa un cambio di destinazione, di data o un bonus. Il consumatore (art. 92) può decidere di usufruire di un altro pacchetto di qualità equivalente o superiore senza supplemento di prezzo, o di un pacchetto di qualità inferiore previa restituzione della differenza di prezzo; se invece sceglie il rimborso, la somma di denaro già corrisposta deve essergli restituita entro sette giorni lavorativi dal momento della cancellazione; Non ha diritto, invece, ad un risarcimento del danno, essendo un caso di forza maggiore (art. 92, terzo comma).

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