10 regole per evitare le truffe contrattuali
- IL CONTRATTO – Leggere sempre con estrema cura il contratto prima di firmare ed esigere una copia del documento sottoscritto; considerare che atti recanti la dicitura “proposta irrevocabile”, “nota d’ordine”, “richiesta di fornitura”, “modulo cliente” o simili, anche se non sottoscritti dal venditore, ma redatti sulla sua carta intestata, sono vincolanti alla stregua di veri e propri contratti.
- IL PREZZO – Diffidare da prezzi che appaiono smisuratamente convenienti, perchè potrebbe trattarsi di un bene di vecchia produzione e/o non a norma, e da offerte che impongano di acquistare in tempi ridotti, così da non consentire di ponderare bene l’effettiva convenienza.
- IL PAGAMENTO – Rifiutare di sottoscrivere assegni post-datati o senza data o senza indicazione del beneficiario, anzi apporre sempre la clausola “non trasferibile”; evitare di sottoscrivere contratti di credito al consumo con società finanziarie indicate dal venditore; nel caso di abbonamenti, preferire il pagamento tramite bollettini postali, piuttosto che l’addebito in conto.
- LE CLAUSOLE – Non lasciarsi condizionare da clausole fortemente afflittive (previsione di penali, sanzioni o divieto di proporre eccezioni, esoneri da responsabilità, etc.) perché generalmente sono vessatorie e quindi inefficaci nei riguardi del consumatore.
- LA CONTESTAZIONE – Contestare immediatamente e per iscritto ogni disservizio o difformità e non limitarsi alla protesta verbale o telefonica. Inviare il reclamo anche all? associazione di riferimento
- IL RECESSO – Nel dubbio, se previsto dalla norma, esercitare il diritto di recesso, sempre tramite lettera raccomandata con avviso di ricevimento (mai a voce o limitandosi a rispedire la merce al mittente); qualora il venditore tenti di dissuadere il consumatore dall’esercizio di tale facoltà adducendo pesanti penali, si tenga presente che il recesso è sempre -per legge- gratuito e incondizionato.
- LE OFFERTE – Comprare un bene in situazioni particolari può comportare un risparmio economico e di tempo per il consumatore, ma anche una maggiore esposizione al rischio di acquisti non rispondenti alle effettive esigenze; diffidare, in particolare, delle vendite organizzate nel corso di giornate promozionali in alberghi, durante le vacanze (soprattutto all’estero), così come della promessa di omaggi nel caso di acquisto, della comunicazione (spesso telefonica) di vincite di vacanze o altri premi.
- LA PROVA – Documentare ogni disagio o costo ascrivibile alla controparte (scattare fotografie, raccogliere dichiarazioni di testimoni, conservare fatture di spesa, etc.).
- IL GIUDICE – Ricordare che in molti casi è necessario ricorrere al Giudice per far valere la vessatorietà di una clausola, l’invalidità di un contratto, l’inadempimento di un fornitore.
- L’AVVOCATO – In alcuni casi la legge consente al consumatore di difendersi personalmente in via stragiudiziale ed anche davanti al Giudice; stare in giudizio personalmente, tuttavia, può comportare dei rischi, se la controparte è assistita da un legale. Nel dubbio sulla validità di specifiche clausole è bene che il contratto sia sottoposto all’esame di un avvocato esperto nella tutela del consumatore.