Le erbe medicinali: da dosare con saggezza!

Iperico

Le virtù

Contro la depressione.

Da tempo sono note le proprietà anti­depressive dell’estratto secco di iperico. L’effetto è confermato da numero­si studi, tanto che oggi è disponibile co­me specialità medicinale con obbligo di prescrizione medica, e viene indicato per il trattamento di sindromi depressi­ve di lieve e media entità. È utilizzabile anche nei pazienti affetti da attacchi di panico.

I rischi

Mai con gli antidepressivi

Sono scarsissimi gli effetti collaterali docu­mentati per l’iperico. In compenso è dimo­strato che l’estratto potenzia gli effetti far­macologici dei farmaci antidepressivi di sin­tesi, e può determinare la comparsa di agita­zione, confusione mentale, ipomania, turbe della pressione arteriosa, tachicardia, brividi, ipertermia, tremori, rigidità, diarrea. L’iperico riduce inoltre l’efficacia di alcuni farmaci, tra cui anticoagulanti orali, cidosporina, estro-progestinici.

Aloe

Le virtù

Afte e infiammazioni

II gel a base di aloè vera è molto usato contro le afte. Più in generale, l’aloe contiene l’antrachinone che ha effetto lassativo, e le sostanze presenti nel gel sono antinfiammatorie, cicatrizzanti e immunostimolanti.

I rischi

Arma a doppio taglio

Succo della foglia e gel  (se non depurato dagli an-trachinoni) sono spesso responsabili di irritazioni gastroenteriche, e possono provocare seri danni. Per questo, l’impiego come lassativo dovrebbe es­sere circoscritto a un uso saltuario, e non per la te­rapia della stitichezza cronica. In forma di lassativo è controindicato nelle gastriti, coliti, diverticoliti, e non va usato in gravidanza e allattamento. Nume­rose le possibili interazioni con farmaci: digitatici, diuretici e cortisonici, antiaritmici antibiotici ma­crolidi e vincamina. Annotate interazioni perfino con la liquirizia. Il gel di aloè invece potenzia gli ef­fetti degli antidiabetici orali.

Mirtillo

Le virtù

Arterie in forma e via la cistite

Gli antociani del mirtillo proteggono i vasi ar­teriosi e i capillari dai danni del diabete, del fumo, dell’ipertensione, migliorano la visione notturna, proteggono la mucosa gastrica da stimoli infiammatori o irritativi, presentano un’attività antiossidante. Le bacche sono no­te per la prevenzione e la terapia della cistite, anche se non nei casi acuti.

I rischi

La dose giusta

L’uso improprio degli estratti ottenuti dai frutti del mirtillo (gli unici utilizzati) può comportare turbe della coagulazio­ne del sangue.

Arnica

Le virtù

Contusioni ed ematomi

Contiene numerosi principi e un olio essenziale , dotati di attività antinfiammatorie per uso topico. Viene commercializzato per lo più sotto forma di gel, per curare contusioni ed ematomi.

I rischi

Evitare in gravidanza

L’uso orale è sconsigliato, perché può provocare gastriti, nausea, vomito, enterocoliti, vertigini, cefalea, palpitazioni, ipotensione, reazioni allergiche. Bisogna usarla con cautela sulla cute lesionata e sulle dermatiti. Rischi di allergie. Non va utilizzata in gravidanza e durante l’allattamento.

Tarassaco

Le virtù

Ottimo diuretico

La medicina popolare lo consiglia come depurativo del fegato, a noi è noto come depurativo naturale. In foglie migliora l’escrezione di bile dal fegato, ha una modesta attività diuretica, e la radice, ma solo ad alte dosi, svolge un’attività lassativa.

I rischi

Relazioni pericolose

Il tarassaco è controindicato nei casi di gastrite e ulcera peptica, può avere interazioni con i Fans, gli amari e i diuretici.L’abuso o l’uso improprio di  estratti può comportare deplezione con turbe idro-elettrolitiche.

Fonte: Schede cliniche delle piante officinali del Centro clinico di medicina naturale.

Per saperne di più leggete il nostro comunicato stampa.

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Le erbe medicinali: da dosare con saggezza!

Spesso la fitoterapia viene scelta in quanto meglio tollerata rispetto alla medicina tradizionale, a volte invece la si sceglie semplicemente perché è un metodo più naturale e considerato meno invasivo o pericoloso. Nonostante tutto è importante fare attenzione a quello che si prende. Le erbe prese in dosi sbagliate, possono avere degli effetti collaterali, se non veri e propri disturbi, anche gravi!

Gabriele Saudelli, dottore dell’Associazione italiana di fitoterapia e fito-farmacologia, spiega che in una pianta esistono molti principi e sostanze, spesso non ancora note, che bilanciano l’azione dei principi atti­vi, regolandone e graduandone l’assorbimento nel nostro organismo. Non è detto, che i farmaci naturali siano sempre preferibili a quelli di sintesi. Molto di­pende dalle patologie e dalla reazione dei pa­zienti. A questo proposito Fabio Firenzuoli, responsabile del Centro clinico di Medicina na­turale della Usl 11 di Empoli, sostiene che ci sia un vantaggio nella sinergia tra la fitoterapia e la medicina tradizionale, miglio­randone gli effetti. Firenzuoli afferma: “Abbiamo visto che l’a­stragalo agisce con i chemioterapici e ne ri­duce gli effetti collaterali, mentre potenzia il sistema immunitario, altre piante sono ottime per accompagnare i farmaci nelle infezioni croniche dell’apparato respiratorio”.

Le medicine naturali non vengono assorbite dal nostro organismo come se nulla fosse. Molti che usano il metodo fai-da-te pensando di non correre rischi, sbagliando!

Dal 2002 sono state contate, dal Centro nazionale di epidemiologia,sorveglianza e promozione della salute dell’Istituto superiore di sanità, 400 segnalazioni degli effetti negativi provocati dai medicinali fitoterapici, di cui 3 mortali. La maggioranza di queste dovute dall’improvvisazione delle persone che raccolgono le erbe per preparare decotti o infusi in casa, utilizzando a loro insaputa piante che hanno un effetto tossico sull’organismo. Altrettanto importante è l’interazione tra fitofarmaci e farmaci di sintesi, pertanto è fondamentale comunicare e discutere col proprio medico la scelta dell’utilizzo in sinergia delle due tipologie di farmaci.

Per chi è interessato all’utilizzo di cure non convenzionali l’Istituto superiore di sanità ha elaborato un decalogo per informare i cittadini sui possibili rischi legati alle medicine naturali, ma resta il fatto che il peggior effetto collaterale è dovuto al “VOLER FARE DA SOLI”!