Multa di 3 milioni per Ryanair

L’eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajökull ha bloccato molti aeroporti e di questo molti viaggiatori se ne sono accorti. I disagi non son mancati, ma per quanto possibile, le compagnie aeree avrebbero dovuto dare la possibilità di limitare i disagi. Questo si esprime fondamentalmente con l’assistenza.

A regolare questo genere di situazioni c’è l’art. 9 del Regolamento europeo n. 261/2004 relativo appunto a pasti, bevande, pernottamento, ma c’è anche la Carta dei diritti del passeggero dell’Enac.

Nonostante ci siano delle regolamentazioni che dovrebbero determinare il comportamento delle compagnie aeree, la compagnia low cost è stata severamente punita dall’Enac una colta accertate le violazioni degli obblighi di assistenza ai passeggeri.

Ricordiamo ai consumatori che le compagnie aeree devono offrire a loro spese pasti e bevande in relazione alla durata dell’attesa, adeguata sistemazione in albergo, trasferimento dall’aeroporto al luogo di sistemazione e viceversa, due chiamate telefoniche o messaggi via telex, fax o e-mail, con assistenza da dare in precedenza alle persone con mobilità ridotta e ai loro eventuali accompagnatori nonché ai bambini non accompagnati.

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Lo smaltimento di televisori e pc

Si chiama “Uno contro Uno” il nuovo decreto dell’8 marzo 2010 n.65 che entra in vigore il 18 giugno. Un regolamento che disciplina la gestione dei RAEE, ossia la gestione dei rifiuti di apparecchi elettronici ed elettrici.
Ci sarà più semplicità nello smaltimento di apparecchi vecchi. Sse si vorrà sostituire un vecchio televisore, un monitor, un pc, telefonini, un frigorifero, phon o altro ancora, basterà andare a comprarne uno nuovo e chiedere al negoziante o centro di assistenza e/o installazione il ritiro gratuito.
Una sorta di rottamazione con una vena ecologista che porta l’obbligo per le aziende produttrici a organizzare e gestire il processo di riciclo.
Sarà così, che con l’attuazione di un decreto legislativo tanto atteso (d.lgs. 151 del 2005), riusciremo ad accogliere le indicazioni delle direttive dell’Unione Europea, raggiungendo quindi gli standard richiesti.
C’è solo un ultimo sforzo che i commercianti dovranno fare per adeguare le strutture per il raccoglimento dei materiali da ‘rottamare’. Speriamo che in tempo di crisi riescano ad affrontare queste spese.