2° Class Action: Egotest flu, nuova bufala

Aosta 22 gennaio 2010

Il Codacons istituisce una nuova Class Action per far restituire i soldi a chi a acquistato l’Egotest flu

La bufala sul test fai da te per rilevare la presenza dell’influenza A e B, insieme alla Suina e Aviaria.

Grazie al nuovo articolo 140 bis del Codice di Consumo, il Codacons ha una nuova arma per combattere le iniquità, un altro mezzo per poter avvertire i cittadini sui pericoli e sulle ingiustizie tramate alle loro spalle.

All’inizio di gennaio, il Codacons, è già alla sua seconda Class Action (ricordiamo che la prima è stata contro le commissioni bancarie nei confronti di Unicredit e Intesa Sanpaolo) denunciando la strumentalizzazione della così detta influenza suina a fini speculativi. È stata così citata in giudizio, avanti il tribunale di Milano, la Voden Medical Intrument Spa, ideatrice e distributrice del test “Ego Test Flu”, che permetteva la rilevazione, fai da te, della presenza dell’influenza A e B, compresa quella suina e a viaria.

Il Vice Ministro del Welfare, Fazio, ha però dichiarato che “i test a casa non servono a nulla” e che “l’unica diagnosi affidabile è quella del medico”, in contrasto quindi con l’affermazione della società distributrice la quale sostiene che il test sarebbe “pratico, semplice e sicuro” e che vanterebbe una sensibilità del 99,1%”. I tecnici del Ministero hanno ribattuto esprimendo la loro tesi della scarsa sensibilità di questo test nei confronti degli esami di tipo molecolare. Il rischio sarebbe quello di incorrere in falsi negativi.

Persino molte farmacie hanno rifiutato di commercializzare il test in quanto non volevano vendere ai clienti dei prodotti che reputavano illusori.

Chi ha acquistato il test, dunque, può scrivere all’email info@codacons.vda.it per una preadesione, in attesa che il Tribunale di Milano si pronunci.

Per ulteriori informazioni la preghiamo di chiamare la sede regionale allo 0165 238126.

Fax: 0165 264652 ;  E-mail: info@codacons.vda.it

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1° Class Action contro le banche: il massimo scoperto

Aosta 21 gennaio 2010

Class Action contro le banche Unicredit e Intesa Sanpaolo: 6,25 miliardi da restituire agli utenti

Il Codacons chiama in giudizio le banche per le commissioni anomale denunciate all’Antitrust e chiede un maxi risarcimento per i correntisti raggirati.

Il Codacons ha notificato due citazioni in Tribunale contro due colossi bancari: Unicredit e Intesa Sanpaolo.

Se i giudici dovessero accogliere le istanze dell’associazione, tutti i correntisti di queste banche potranno aderire alla class action chiedendo di essere risarciti per le maggiori spese sostenute e senza necessità di rivolgersi al Giudice.

Tutti coloro che dispongono di un conto corrente bancario presso questi istituti, possono fornire una preadesione all’azione collettiva.

Apre così, con una class action, il mese di gennaio il Codacons.

L’Antitrust ha rilevato, per chi va momentaneamente in rosso sul conto, che gli scoperti transitori di conto corrente risultano aumentati fino a 15 volte rispetto alla vecchia commissione di massimo scoperto. “Le nuove condizioni economiche – si legge nella nota del Garante – si presentano in cinque casi peggiorative, in una misura che varia da circa il doppio sino a quindici volte. In un sesto caso, le condizioni sono risultate equivalenti a quelle vigenti con il precedente regime normativo, mentre solo in un caso sono più vantaggiose”. Comportamento illegittimo che produce un danno economico ingente per i consumatori.

In altre parole, nonostante la commissione di massimo scoperto sia stata eliminata, nuove commissioni bancarie che hanno sostituito la cms si stanno rilevando più costose per i clienti

Secondo l’indagine Antitrust, si tratta di aliquote sempre più “pesanti” rispetto alla commissione di massimo scoperto, quando gli utilizzi delle somme avvenivano entro il fido e più vantaggiose solo se si “sconfinava” rispetto alla somma affidata. Così il massimo scoperto, definito dal presidente dell’Antitrust, Antonio Catricalà, una “prassi iniqua e penalizzante”, risulta ora sostituita da commissioni di istruttoria urgente che risultano addirittura nettamente peggiori rispetto alle strutture di prezzo previste precedentemente.

Per coloro che vogliono preaderire all’azione collettiva, dovranno compilare l’apposito modulo che riceveranno inviando una mail a commissionibancarie@codacons.it e devono conservare gli estratti conto della loro banca come prova del danno subito.

Per ulteriori informazioni la preghiamo di chiamare la sede regionale allo 0165 238126.

Fax: 0165 264652 ;  E-mail: info@codacons.vda.it