Banche e costo del denaro in Valle d’Aosta. Poca concorrenza tra i vari istituti di credito.

Il Codacons rileva una sostanziale staticità da parte delle banche presenti sul territorio regionale. Occorre maggiore concorrenza e trasparenza sui conti correnti a cominciare dalle commissioni (troppo salate) su chi va in rosso e una informazione corretta sui rischi per le famiglie che sottoscrivono  mutui a tasso variabile. È difficile per i clienti confrontare le diverse offerte. Per il Codacons Vda non basta la semplice autoregolamentazione monitorata dall’Antitrust, occorre un nuovo intervento legislativo.

Il Codacons  ha messo in campo una serie di azioni deterrenti avviando iniziative di tutela e risarcimento (class action). Gli utenti risparmiatori possono rivolgersi presso la nostra sedi di Aosta.

Il Codacons ritiene importante che il Presidente della Giunta regionale appoggi e sostenga tutte le iniziative che riconoscano e tutelino i titolari dei correntisti, nonché il Codacons e le altre associazioni a tutela dei consumatori che si sono attivate in tal senso. Nello specifico il Codacons ha avviato due iniziative nei confronti di alcune banche in merito alla nullità delle clausole che hanno sostituito il massimo scoperto che riguardano anche consumatori in Valle d’Aosta.

In merito alla recente sentenza del Tribunale di Torino il Codacons rileva che lo stesso non è entrato nel merito delle richieste da noi avanzate  ritenendo inammissibili due delle domande proposte (quelle relative alle commissioni applicate ai conti senza affidamento) in quanto il proponente aveva il conto corrente con l’affidamento. Le altre due domande (quelle relative alla mancata pattuizione esplicita del cosiddetto Tuof e quella relativa alla illegittima natura di clausola penale del Tuof stesso) sono state dichiarate inammissibili perché non proposte nell’atto di citazione originario, ma solo in sede di memoria difensiva successiva.

“Per ora la Banca Intesa Sanpaolo si è salvata in corner” ha dichiarato Giampiero Marovino. Ricordiamoci che  le banche hanno inserito nuove clausole in frode alla legge che ha eliminato nel 2009 la commissione di massimo scoperto.

È necessario che la Presidenza della Giunta della Valle d’Aosta raccolga i dati e aiuti quelle aziende che, avendo chiesto alle banche l’apertura di linee di credito, e che si sono viste, negli anni, addebitare somme esorbitanti per commissioni di massimo scoperto. Le banche devono essere più trasparenti. Il Codacons ricorda agli utenti- risparmiatori che dopo la legge (2 gennaio 2009) che aveva vietato la commissione di massimo scoperto sui conti in rosso senza fido e ridisciplinato le commissioni per quelli con fido. Purtroppo  la situazione per i correntisti non è migliorata, anzi, in base ad un’indagine di Bankitalia su 500 istituti, in circa un terzo dei casi, i costi sono aumentati. Anche l’antitrust ha denunciato un tale comportamento: le banche si sono inventate  nuove voci per aggirare la legge. Il Codacons ha già presentato una prima class action e a breve se ne aggiungeranno altre.

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Consulenze sul massimo scoperto

La Corte di Cassazione (n. 870/2006) ha definito la commissione di
massimo scoperto come: “…la remunerazione accordata alla banca per
la messa a disposizione dei fondi a favore del correntista…”.
Per anni le banche hanno addebitato la commissione di massimo scoperto
sui fidi concessi quasi sempre in modo illegittimo. Infatti l’addebito
è avvenuto in aggravio agli interessi sulle somme utilizzate invece
che sulle somme non utilizzate, lucrando, in danno dei correntisti,
somme ingiuste pari mediamente al 4-5% annuo sui fidi concessi.
Perchè lasciare alle banche questi soldi percepiti illegittimamente?

COMITAS/CODACONS offrono agli iscritti consulenza gratuita per il
recupero di quanto impropriamente addebitato.

COMITAS/ CODACONS, è una associazione che tutela le piccole aziende in
tutte le situazioni in cui banche, enti pubblici e grandi gruppi
imprenditoriali si approfittano della loro forza calpestando i diritti
di chi si trova in una posizione contrattuale debole, non pienamente
consapevoli dei propri diritti e delle tutele possibili ; assiste
altresì le aziende associate per adottare iniziative nell’ambito
dell’Affidabilità, della Responsabilità Sociale e della Responsabilità
Amministrativa, adoperandosi per la conciliazione extragiudiziale di
ogni controversia.

Consultate il sito www.comitas.it per saperne di più!
Scriveteci (cms@comitas.it) o telefonateci 06.90287455
COMITAS è a Roma, via Filippo Corridoni 25 – 00195