LA TRUFFA DELL’IBAN CHE SVUOTA IL CONTO CORRENTE. Casi in Valle d’Aosta. Come proteggersi. Particolarmente colpito chi svolge attività commerciale,inclusi i consumatori che ricevono documenti commerciali.

Quando si concludono affari via e-mail, prima o poi arriva la comunicazione del codice IBAN su una fattura di acquisto di beni  bisogna verificare attentamente che il mittente delle e-mail che si ricevono sia sempre lo stesso. Se ci comunicano un cambio di codice IBAN o di codice SWIFT per i bonifici esteri, non bisogna fidarsi. Bisogna sempre fare una telefonata di verifica.

 

La frode conosciuta come “man in the mail” consiste nell’intercettare il documento commerciale che contiene dettagli del conto corrente su cui si richiede di effettuare il pagamento . Il truffatore sostituisce il proprio IBAN con quello del commerciante. . Appena compiuto il misfatto, il truffatore svuota il proprio conto effettuando una serie di bonifici su conti esteri. 

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Come proteggersi . Alcuni  consigli : diffidare da improvvisi cambi di codice IBAN comunicati dall’acquirente  o fornitore  via email in tal caso , chiediamo conferma del cambio;bisogna installare un antivirus aggiornato e un programma anti malware; verificare che non sia attiva l’opzione di inoltro automatico delle mail a altri utenti: scegliere sempre password difficile per l’accesso alla nostra casella .

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MAGGIORE SPESA ANNINFLAZIONE MESE DI FEBBRAIO CODACONS: A GENOVA IL TASSO PIU’ ALTO (+11%), AOSTA (+ 7,4%)POTENZA LA CITTA’ DOVE I PREZZI CRESCONO MENO (+6,5%) A MILANO (+2.687 EURO A FAMIGLIA), AOSTA AL PENULTIMO POSTO (+1831 EURO A FAMIGLIA )

La città italiana che a febbraio registra il tasso di inflazione più elevato è Genova, provincia dove i prezzi, secondo i dati definitivi diffusi in questi giorni dall’Istat, salgono del +11% su base annua, rispetto a una media nazionale del +9,1%. Lo afferma il Codacons, che ha rielaborato i dati Istat per capire come la crescita dei prezzi incida sulle tasche delle famiglie.

Al secondo posto della classifica si piazza Catania, con un tasso del +10,9% seguita da Palermo (+10,8%), Ravenna e Messina (+10,3%). La città dove i prezzi crescono di meno a febbraio è Potenza, che segna una media tendenziale del +6,5%; al penultimo posto della classifica sull’inflazione c’è Aosta (+7,4%), al terzultimo Parma (+7,6%).

Considerata la spesa annua per consumi delle famiglie residenti, diversa da provincia a provincia, è Milano la città dove l’inflazione incide di più sui consumatori, con una inflazione al 9,9% che determina un maggior esborso su base annua pari a +2.687 euro a famiglia, seguita da Ravenna (+2.489 euro a nucleo) e Bolzano (+2.472 euro).

Al contrario a Potenza una inflazione al 6,5% determina l’esborso più basso d’Italia, al penultimo posto Aosta pari a +1.831 euro annui a nucleo.