RALLENTA LA DINAMICA DEI TELEFONINI, DELLA PASTA, DEI POMODORI E DELL’OLIO

L’aumento tendenziale dei prezzi di gennaio è in parte contenuto dalla diminuzione su base annua delle quotazioni della telefonia mobile (-7,8%) e di importanti generi alimentari di largo consumo.

Mostrano, infatti, una dinamica in flessione la pasta di grano duro (-5%), i pomodori da sugo (-4,8%), l’olio di semi di girasole (-4,7%), l’olio di oliva (-3,8%), i crostacei freschi (-3,6%), l’olio extra vergine di oliva (-3,5%), la frutta (-3,1%).

Questi articoli di acquisto rappresentano il 2,6% della spesa delle famiglie ed attenuano, con un contributo di -0,112 punti percentuali, l’incremento complessivo dei prezzi dell’ultimo mese.

Fonte: www.osservaprezzi.it

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L’ACCELERAZIONE DEI PREZZI È ALIMENTATA DAI RINCARI DELLA BENZINA E DI ALCUNI PRODOTTI ALIMENTARI

Nel mese di gennaio 2010 l’inflazione è cresciuta dell’1,3% (rispetto all’1% di dicembre) spinta principalmente dai rilevanti aumenti della benzina verde (+17,9% rispetto al +13,2% del mese precedente) e del gasolio per auto (+9,5% contro il +0,4% registrato a dicembre).

Altri tassi di crescita rilevanti riguardano alcuni prodotti alimentari: l’uovo di cioccolata (+5,5%), le cipolle (+5,1%), la confettura di frutta e l’aglio (+4,4%), il miele (+4,3%), gli ortaggi e l’aperitivo (+4,1%).

Questi prodotti incidono per il 4% sul totale dei consumi delle famiglie e contribuiscono, con il 35%, all’aumento complessivo dei prezzi al consumo di gennaio.

(1) Le elaborazioni fanno riferimento a una selezione di 200 posizioni rappresentative sulle 521 del paniere Istat 2010. Le posizioni rappresentative sono un insieme di beni e servizi che costituisce il maggior livello disponibile di disaggregazione.
Fonte: www.osservaprezzi.it