PETROLIO: SALE A 100 DOLLARI, PRIMA VOLTA DA MAGGIO

GOVERNO STERILIZZI AUMENTO OLTRE LE SOGLIE DI 1,90 PER LA BENZINA ED 1,80 PER IL GASOLIO

CONFERMATO LO SCIOPERO DEI CONSUMATORI PER IL 19 SETTEMBRE

Il prezzo del petrolio risale a 100 dollari al barile nelle contrattazioni di New York per la prima volta da maggio.

Per il Codacons è l’annuncio di un disastro, di una ulteriore stangata in arrivo per le famiglie italiane, dopo quelle già subite da un anno a questa parte.
Per l’associazione di consumatori, se il Governo non vuole avere un ulteriore crollo dei consumi, con conseguente calo del gettito Iva e peggioramento dei conti pubblici, è indispensabile che si sterilizzi l’aumento dei prezzi dei carburanti almeno quando questi superano la soglia di 1,90 per la benzina e 1,80 per il gasolio. Non è possibile che lo Stato, oltre che sulle accise, guadagni speculando sulla speculazione in atto nei mercati internazionali, contribuendo a rendere insostenibile il costo del trasporto merci e ad aggravare la crisi di consumi.
Insomma il Governo continua a parlare di produttività, costo del lavoro, articolo 18, ma non ha ancora capito che se l’Italia non cresce da 10 anni a questa parte è perché, con l’arrivo dell’euro nel 2002, i prezzi, le tariffe, le spese obbligate come luce e gas sono praticamente raddoppiate mentre gli stipendi e le pensioni no.
Per uscire dalla crisi, insomma, è sul rilancio dei consumi che bisogna puntare, non essendo possibili politiche keynesiane su spesa pubblica ed investimenti.
Anche per far capire questo all’economista Monti, il Codacons conferma lo sciopero del 19 settembre ed invita tutti a partecipare.

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CRISI: IL 19 SETTEMBRE MANIFESTAZIONE NAZIONALE DI PROTESTA CONTRO IL CARO-VITA

I CONSUMATORI SCENDONO IN PIAZZA: ORE 12 PRESIDIO DAVANTI MONTECITORIO

I CITTADINI INVITATI A RINUNCIARE AD ALMENO UNA SPESA COME FORMA DI PROTESTA CONTRO LA PERDITA DEL POTERE D’ACQUISTO E L’IMMOBILISMO DEL GOVERNO

Mercoledì 19 settembre le associazioni dei consumatori italiane scenderanno in piazza per protestare contro il caro-vita, la perdita del potere d’acquisto, i continui aumenti di prezzi e tariffe e l’immobilismo del Governo Monti che non ha adottato finora una sola misura per salvaguardare le tasche delle famiglie, attuare politiche anti- inflazionistiche e incentivare i consumi.
Alle ore 12 a Roma, davanti Montecitorio, Associazione Consumatori Utenti, Assoutenti, Casa del Consumatore, Codacons, Codici, Confconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori, con la partecipazione di Coldiretti, Acli Terra e Comitas daranno vita ad un presidio, che sarà caratterizzato da una singolare e provocatoria forma di protesta volta ad attirare l’attenzione dei mass media e delle istituzioni sui problemi dei consumatori italiani.
Anche i cittadini possono partecipare alla giornata nazionale contro il caro-vita: per aderire è sufficiente rinunciare il 19 settembre ad uno o più acquisti, attuando così un personale “sciopero della spesa”. Le associazioni promotrici dell’iniziativa invitano anche i commercianti ad unirsi ai consumatori nella giornata contro il carovita, tenendo per qualche minuto le serrande a mezz’asta come forma di protesta contro il forte calo dei consumi.