IGIENE URBANA COMUNE DI AOSTA: OSSERVAZIONI E CRITICITA’

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Il contratto di igiene urbana di Aosta, che comprende la raccolta rifiuti e lo spazzamento delle strade comunali, andrà in scadenza nel mese di Agosto 2019. Il costo annuo, a totale carico dei cittadini, è superiore a 6,5 milioni di euro e ogni nucleo familiare spende circa 300 euro annui. A tale dato occorre aggiungere l’importo di circa 60 euro per chi abita in condominio, per garantire l’esposizione dei cassonetti sulla strada pubblica negli orari previsti. In altre regioni/comuni gli stessi gestori del servizio provvedono ad accedere all’interno dei spazi e cortili condominiali, con un risparmio per gli utenti. Il Comune di Aosta, in data 30 giugno 2016 adottando la delibera di giunta n. 83/2016, ha ritenuto di affidare a un professionista esterno il ruolo di “direttore di esecuzione del contratto d’igiene urbana” per effettuare i controlli periodici all’impresa, con una spesa annua aggiuntiva di 90 mila euro, a totale carico dei cittadini. La TARI (tassa rifiuti) applicata dal Comune di Aosta risulta la più elevata rispetto a tutti gli altri comuni valdostani, mediamente oltre 70 euro in più rispetto alle famiglie che abitano in altri centri. Il Codacons VdA è intervenuto pubblicamente, esprimendo parere negativo in merito alla nomina di un professionista esterno, e ha richiesto di limitare la durata e gli importi della consulenza esterna, utilizzando al meglio le risorse umane interne per le attività di controllo e informative.

Le criticità rilevate dal Codacons VdA:

  • A 20 mesi dall’attivazione della raccolta dell’organico, non risultano ancora disponibili le modalità e il cronoprogramma per l’attivazione della tariffazione puntuale e non risulta predisposto un sistema sanzionatorio efficace per far pagare di più chi non differenzia correttamente.

  • Il personale comunale in servizio nel settore Ambiente non ha mai acquisito la qualifica di “ispettore ambientale” e, pertanto, al 31/12/2016, non sono state emesse sanzioni.

  • Riduzione dei rifiuti indifferenziati prodotti: occorre individuare un percorso per arrivare a produrre meno di 100 kg pro-capite annui. La sensibilizzazione può passare anche pubblicando mensilmente i dati dell’andamento pro-capite con suddivisione dell’andamento nei vari quartieri o zone, anche coinvolgendo cittadini e associazioni operanti nel settore ambientale in modo continuativo in merito ai controlli periodici operati sul soggetto gestore. Non si conosce e non risulta pubblicato il piano annuale dei controlli effettuati sul soggetto gestore e neppure l’elenco delle operazioni poste in essere dal gestore dei servizi, nonché i relativi dati statistici. Si invita a pubblicare i dati del servizio, nonché i verbali delle riunioni dell’osservatorio comunale, sul sito web.

  • Adottare una delibera formale “verso rifiuti zero” già fatta propria da molti comuni “virtuosi”.

  • Predisporre e pubblicare sul sito web un facsimile di decalogo di facile lettura ad uso degli amministratori condominiali da distribuire nel corso delle assemblee condominiale.

  • Mancano informazioni in merito al risparmio di spesa per il cittadino ottenuto con l’installazione dei PTR (Punti tecnologici di raccolta) nella zona centrale e, da ultimo, estesi in alcune zone limitrofe.

  • Mancano informazioni sulle economie di spesa ottenute a seguito dell’interruzione dello spazzamento delle strade nei periodo invernale e indicazioni se in caso di servizio sospeso questi vada comunque pagato all’impresa. Il lavoro non svolto nel periodo invernale, potrebbe essere intensificato nel periodo primaverile.

  • Mancano informazioni in merito alla possibile diminuzione nel periodo invernale dei turni dedicati al lavaggio dei cassonetti.

  • Mancano informazioni in merito al risparmio di spesa derivante dalla diminuzione dei prelievi dell’organico nei turni settimanali (da tre a due volte oppure ad una volta – nel periodo invernale).

  • Occorre valutare possibili risparmi nella gestione tecnico-operativa dei centri comunali di conferimento anche attivando convenzioni con il terzo settore e il mondo delle cooperative sociali.

  • Chiarimenti in merito ai costi (organico) e agli introiti della parte differenziata (multimateriale, vetro, carta, cartone, ecc.).

  • Si rileva che ancora troppe persone ad Aosta non separano in modo corretto i materiali. Occorre predisporre dopo la fase degli ammonimenti (cartelli verdi, gialli e rossi in base alle capacità di differenziare dei singoli condomini affissi nei cassonetti) azioni più mirate, anche con il coinvolgimento della polizia locale.

Si allega per un confronto la tariffa Tari del comprensorio gestito da Contarina Spa – Regione Veneto (allegato n. 1) e una tabella con le percentuali di raccolta differenziata porta a porta con tariffa puntuale (allegato n.2)

Aosta, 16 febbraio 2017

Codacons Valle d’Aosta

RESE DI RACCOLTA DIFFERENZIATA E COSTI/ABITANTE DI RACCOLTA E SMALTIMENTO

DI TUTTI I COMUNI DELL’EMILIA ROMAGNA CON SISTEMA SI RACCOLTA STRADALE,

STRADALE CON CALOTTA, PORTA A PORTA E PORTA A PORTA CON TARIFFA PUNTUALE

(ANNO 2015 DATI ARPA E DATI DEL PEF.) Allegato n. 2

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VISITE SPECIALISTICHE E ACCERTAMENTI DIAGNOSTICI – PER IL CODACONS VDA E’ NECESSARIO RISPETTARE I TEMPI MASSIMI DI ATTESA PREVISTI RISPETTIVAMENTE IN 30 GG E 60 GIORNI.

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Il Codacons VdA, segnala che, a seguito di segnalazioni pervenute da pazienti che si sono rivolti presso le strutture pubbliche della sanità valdostana, per alcune patologie non vengono rispettati i tempi di attesa massima.In alcuni casi i pazienti valdostani che necessitano di accertamenti diagnostici sanitari devono rivolgersi fuori Valle o presso strutture private con pagamento integrale della prestazione.

Per il Codacons VdA occorre dotare la struttura ospedaliera di una figura specifica (Manager dei tempi di attesa) che abbia possibilità di intervento in materia e possa intervenire in modo tempestivo in caso di superamento dei tempi di attesa.

I pazienti la cui visita specialistica o gli accertamenti diagnostici abbiano tempi di attesa che superano, rispettivamente, 30 e 60 giorni, a chiedere che la stessa prestazione sia fornita in intramoenia, cioè in attività libero-professionale intramuraria, pagando il solo costo del ticket.

 

Nella domanda per ottenere la prestazione medica intramuraria senza costi aggiuntivi è necessario indicare: i dati del paziente, la visita specialistica o le analisi prescritte;

  • la comunicazione, da parte del Cup (centro unico prenotazioni), dell’impossibilità di prenotare la prestazione richiesta prima di una certa data (la data, come già esposto, deve essere superiore a 30 giorni per le visite specialistiche e a 60 per gli accertamenti diagnostici;
  • specificare che la prestazione ha carattere urgente, incompatibile con i tempi di attesa indicati;
  • che la prestazione (visita medica specialistica o esame diagnostico) sia resa in regime di attività libero-professionale intramuraria, con onere a carico del Servizio Sanitario Nazionale ai sensi del citato decreto legislativo n. 124/1998 articolo 3, comma 13; 
  • comunicare che, in mancanza di prenotazione in regime di attività libero-professionale intramuraria, la prestazione verrà effettuata privatamente, con preavviso di successiva richiesta di rimborso.

Per gli associati Codacons VdA è disponibile apposito dossier in sede e fac simile domanda.

 

Con l’occasione si chiede di essere auditi dall’Assessore alla Sanità e dalla competente commissione consiliare in riferimento agli obiettivi da assegnare ai vertici dell’Asl per l’anno 2017-2018, nonchè di rendere maggiormente fruibili i risultati attesi e quelli ottenuti in apposita sezione del sito web.